Fabio Quartararo ha ottenuto la pole position al termine delle qualifiche che si sono svolte nella mattinata italiana presso il Mandalika International Street Circuit, sede del GP Indonesia 2022, seconda tappa dell'annata. Il campione del mondo in carica ha fermato il cronometro sull'1:31.067 staccando il resto della concorrenza. Il transalpino ha massimizzato la performance della Yamaha YZR-M1 sul tracciato indonesiano che si era già mostrata competitiva nei test pre-season al Mandalika. La riasfaltatura della pista dalla curva 17 alla curva 5 e i nuovi pneumatici Michelin sono state le due variabili tecniche che hanno consentito alla moto nipponica di avere maggior aderenza.
In particolare, la Yamaha ha portato nella corretta finestra di utilizzo, in termini di temperature, il pneumatico posteriore, soggetto a surriscaldamento lungo la pista asiatica. Il meticoloso lavoro di analisi e comprensione della YZR-M1 successivamente al GP Qatar ha dato i suoi frutti. Quartararo infatti aveva già trovato ieri la quadratura del cerchio dal punto di vista tecnico, lavorando sui settaggi della moto per poi massimizzare oggi la prestazione. In prima fila, assieme al francese, vi sono le Ducati Pramac di Jorge Martin e Johann Zarco, che, così come avvenuto al Losail International Circuit, sono state le moto più veloci della Casa di Borgo Panigale.
L'iberico è stato protagonista di un giro decisamente al limite, mentre il suo compagno di squadra ha sfruttato bene la scia di Enea Bastianini. Tuttavia i due ducatisti hanno sfruttato l'ottimo bilanciamento della moto come si era già evinto dai test, evitando l'overheating del pneumatico posteriore. Apre la seconda fila Brad Binder con la KTM Factory Racing. Il sudafricano ha mostrato il passo in avanti dal punto di vista tecnico della RC16, moto che sembrerebbe un'evoluzione azzeccata di quella dell'annata antecedente soprattutto per il ritmo sul giro secco, il vero tallone d'Achille nell'arco della stagione precedente.
La prova è data dalla settima posizione finale di Miguel Oliveira, con la seconda KTM ufficiale. Tra le due moto austriache vi sono le Bastianini e Francesco Bagnaia, rispettivamente quinto e sesto. Il pilota della Gresini Racing ha estratto il massimo dopo un'ultima sessione di prove libere non esaltante. In vista delle qualifiche i tecnici hanno lavorato sul bilanciamento della moto apportando delle modifiche all'avantreno che consentissero al vincitore di Losail di avere maggior feeling all'anteriore. Il pilota della Ducati ufficiale, invece, non è riuscito a replicare l'1:31.218 fatto registrare nel Q1 che lo avrebbe proiettato in seconda posizione.
La prima delle Suzuki è quella di Alex Rins, ottavo, davanti a Jack Miller, nono. Lo spagnolo è stato vittima di un problema tecnico nell'ultimo turno di libere nel quale è stato costretto a lanciarsi dalla sua moto in fiamme a causa di un problema al tubo dell'olio. Un grande spavento per il pilota, ma fortunatamente nessuna conseguenza fisica. Non brilla l'Aprilia dato che Aleix Espargaro non è riuscito ad andare oltre la decima posizione finale, davanti a Fabio Di Giannantonio e Franco Morbidelli.
Lo spagnolo è stato protagonista di una caduta alla curva 10 a due minuti dal termine mentre stava chiudendo un giro positivo dati i 145 millesimi di distacco dal crono di Quartararo. Il debuttante della Ducati Gresini Racing, invece, è stato protagonista di un ottimo giro nell'arco della prima sessione delle qualifiche riuscendo a essere consistente nei tempi senza incappare in cadute o sbavature. Da dimenticare il sabato del pilota della Yamaha ufficiale. Dopo aver chiuso in testa le PL4, l'italo-brasiliano é stato uno dei tanti piloti vittima di una caduta nell'arco delle qualifiche odierne che gli ha tarpato le ali nel momento decisivo.
Oltretutto Morbidelli è stato penalizzato di tre posizioni in griglia di partenza per errato posizionamento nel corso delle prove di partenza. La penalità del campione Moto2 2017 fa avanzare di una posizione Luca Marini, Marco Bezzecchi e Marc Marquez. Il pluri iridato della Honda ufficiale è stato protagonista di due cadute per la chiusura dell'avantreno rispettivamente alla curva 12 e 13. Le problematiche all'anteriore della RC213V sono state confermate anche dalla prestazione di Pol Espargaro, 16°, e a sua volta alla prese con i problemi di bilanciamento della moto tanto da rischiare la caduta alla penultima curva con un high-side.
Proseguono le difficoltà di Joan Mir e Maverick Vinales, rispettivamente diciottesimo e ventesimo. Il pilota della Suzuki sta faticando nel trovare il feeling, soprattutto all'anteriore, con la GSX-RR. Sotto questo punto di vista, il campione MotoGP 2020 sta arrancando nel trovare un compromesso ideale che gli consenta di sfruttare il potenziale della moto nipponica. Il suo connazionale dell'Aprilia prosegue nel suo lungo periodo di adattamento con RS-GP, soprattutto nella fase di frenata e nella gestione degli pneumatici, in attesa che la situazione si sblocchi definitivamente dato che il costruttore di Noale al momento può far affidamento, di fatto, su un solo pilota.